ADDIO

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Questo blog è nato per me.

Come contenitore di bozze per racconti, per poesie mezze scritte, per tentativi di romanzi. Perché io ho sempre avuto la penna in mano, e scrivo di qualunque argomento. Molti dei miei post sono autobiografici per la metà, altri sono frutto di fantasia totale-dove l’io narrante è un espediente stilistico e non parla di me e della mia vita, oppure, ancora, parlano di persone che conosco, di persone che immagino, di persone che non esistono, di persone che non conoscerò mai.

Non so per quale motivo ma in tutti questi anni mi ha procurato più guai che commenti positivi. Non per lo stile, in genere apprezzato, ma per i contenuti.

Amici offesi, fidanzati feriti, ex sospettosi, addirittura familiari scandalizzati. Mi sono arrivate critiche, insulti, un sacco di schiaffi. E  io mi sono stufata. Perchè ho già notato che mi autocensuro da un bel po’. Che di certe cose preferisco non scrivere altrimenti chissà xyz come potrebbe interpretarla. Mi sono stufata. Stasera è stata la classica ultima goccia. Continuerò a scrivere, come sempre e per sempre, ma lo terrò per me. Se ne avrò voglia lo girerò a poche persone fidate. Che non giudicano, che capiscano, che, sopratutto, hanno altro da fare che leggere il mio blog e trovarci merda che non ho.

GRAZIE A TUTTI.

3 pensieri su “ADDIO

  1. Giusto quest’anno sono 10 anni che sto In equilibrio perenne anch’io tra scrivere queste parole oppure fregarmene oppure (auto)censurarmi, ovvero che ho un blog. Nel mio caso è la vita che ci pensa, a operare censura preventiva, nel tuo caso vorrei dirti qualcosa, ma sarebbe anche questo, l’ennesimo tentativo di condizionamento. Solo tu sai se era il caso o meno di dire addio, ecco. Il resto davvero, poi finisce anche per non contare, fidati, e coraggio. 🙂

  2. io rispetto la tua decisione.
    ma voglio dire che mi mancherà molto il tuo sguardo di taglio sul mondo che mi apriva letteralmente gli occhi.
    Mi mancherà la forza che mi dava il tuo coraggio di essere diversa, creativa e audace.
    Mi mancherà il tuo stile spiazzante che mi paralva dentro.
    Sicuramente cercherò la tua scrittura e forse un giorno lo troverò stampata, o sotto un altro nome, o dentro un ebook e lo comprerò perchè è giusto che tu cominci a pensarei che le tue parole valgono e non vale la pena di regalare perle a i porci.
    Aspetto

  3. E quando ti leggevo pensavo sempre a quello che diceva Kafka nella sua lettere a Oskar Pollak :
    “Bisognerebbe leggere, credo, soltanto i libri che mordono e pungono. Se un libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? “e io nel tuo blog avevo trovato questo, qualcosa che mi mordeva e pungeva e mi risvelgiava “un libro deve essere la scure per il mare gelato dentro di noi” questo diceva Kafka e io credo che sia ancora vero.

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